Notice bibliographique
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Type(s) de contenu et mode(s) de consultation : Texte noté. Image fixe : sans médiation
Auteur(s) : Martera, Luca (1973-....)
Titre(s) : Harlem [Texte imprimé] : il film più censurato di sempre / Luca Martera
Édition : Prima edizione
Publication : [Milano] : La nave di Teseo, 2021
Description matérielle : 345 Seiten, 16 ungezählte Seiten Tafeln : Illustrationen ; 22 cm
Collection : I fari ; 92
Lien à la collection : I Fari
Note(s) : Includes bibliographical references
Text in Italian
«Morte agli italiani!» è il grido di battaglia urlato a squarciagola dal capo dei
tifosi abissini al Madison Square Garden ed è questa la battuta-chiave per comprendere
il senso di ciò che fu "Harlem", il film italiano più censurato di sempre. Uscito
alla fine di aprile del 1943 - due mesi prima dello sbarco degli alleati in Sicilia
e tre mesi prima della caduta del fascismo - il film di Carmine Gallone fu una delle
più plateali opere di mistificazione del regime fascista, pensata e realizzata quasi
80 anni fa per illustrare alle masse il "razzismo di Stato" e sancire così la superiorità
della stirpe ariana attraverso un incontro di boxe tra un italo-americano e un pugile
nero, trent'anni prima di Rocky. Interpretato dai divi più famosi dell'epoca, dal
"buono" Amedeo Nazzari al "cattivo" Osvaldo Valenti, dall' "americanina" Vivi Gioi
al "littorio" Massimo Girotti, e firmato da un incredibile (con la lente della distanza)
plotone di giornalisti-intellettuali di prim'ordine, tra cui l'anti-americano Emilio
Cecchi, il fascistone Paolo Monelli, l'ebreo Giacomo Debenedetti (che non poté comparire
a causa delle leggi razziali), il direttore antisemita de «Il Littoriale» Pietro Petroselli
e il futuro padre del neorealismo Sergio Amidei, Harlem fu l'ultimo kolossal in costume
fortissimamente voluto da Luigi Freddi, fondatore di Cinecittà, gran sacerdote del
culto censorio e figura sui generis di gerarca sopravvissuto miracolosamente al 25
luglio e al 25 aprile. Sequestrato nel 1944 dall'ebreo torinese Pilade Levi, capo
della PWB Film Section della divisione degli alleati specializzata in comunicazione
e propaganda, il film viene trasformato nel dopoguerra dalla neonata censura repubblicana
in innocuo film sportivo, con tagli e modifiche ai dialoghi per quasi 40 minuti. La
nuova versione, senza più alcun riferimento alla guerra d'Etiopia, non convinse comunque
alcuni sedicenti partigiani di Reggio Emilia che nel 1947 bruciarono nella pubblica
piazza le pizze del film. Questo libro, documentato e ampiamente illustrato, racconta
la vicenda appassionante, drammatica e piena di sorprese del film più censurato della
storia del cinema italiano.
Sujet(s) : Gallone, Carmine (1886-1973) -- Critique et interprétation
Harlem (film)
Indice(s) Dewey :
791.437 2 (23e éd.) = Cinéma - Film particulier
Identifiants, prix et caractéristiques : ISBN 9788834605011. - ISBN 8834605012
Identifiant de la notice : ark:/12148/cb467708245
Notice n° :
FRBNF46770824
(notice reprise d'un réservoir extérieur)