Notice bibliographique
- Notice
Type(s) de contenu et mode(s) de consultation : Texte noté : sans médiation
Titre conventionnel : [Livre des morts (égyptien-italien). 2017]
Titre(s) : Il papiro di Kha [Texte imprimé] / [a cura di] Luca Peis ; con la collaborazione di Alessandra Orlandini Carcreff e Alessandro Rolle
Publication : [Monaco] : Liberfaber, impr. 2017
Impression : impr. en Italie
Description matérielle : 1 vol. (559 p.) : ill. en coul. ; 24 cm
Note(s) : Introduction et texte du "Livre des mort" en italien seul, suivies du texte en hiéroglyphe avec translittération et traduction italienne. - Diffusé en France. - Bibliogr. p. 543-550
Autre(s) auteur(s) : Peis, Luca (1969-....). Éditeur scientifique
Sujet(s) : Museo egizio (Turin, Italie) -- Manuscrit. Papyrus S. 08438 -- Édition
Indice(s) Dewey : 299.31 (23e éd.) = Religions d'origine égyptienne de l'Antiquité
Identifiants, prix et caractéristiques : ISBN 978-2-36580-232-1 (br.) : 30 EUR
EAN 9782365802321
Identifiant de la notice : ark:/12148/cb45478480t
Notice n° :
FRBNF45478480
Résumé : Il 16 febbraio 1906, dopo giorni trascorsi a scavare tra enormi cumuli di detriti e tra tombe depredate da secoli, il prof. Ernesto Schiaparelli ed i suoi collaboratori individuarono a Deir el Medina l'ingresso di un sepolcro che risultò incredibilmente ancora inviolato. Era la tomba del “Capo dei lavori” o architetto Kha e di sua moglie Merit, rimasta occultata per più di 3300 anni. Agli occhi di coloro che entrarono nella camera sepolcrale apparve, ordinatamente disposto, un ricco corredo funerario, comprendente anche due enormi sarcofagi lignei. All'interno del più grande, delicatamente ripiegato fu rinvenuto un papiro funerario lungo quasi 14 metri. Era il cosiddetto “Per-em-heru” o “Libro per uscire al giorno”, più conosciuto come “Libro dei Morti”; questo documento papiraceo rappresentava uno dei più antichi esemplari allora conosciuti. A 110 anni dalla sua scoperta vogliamo quindi ricordare la figura di Ernesto Schiaparelli, comprendere il significato ed il ruolo che ebbe il sito di Deir el Medina, ma soprattutto offrire la traduzione integrale di questo importante papiro della XVIII Dinastia. Cercheremo di scoprire chi fu effettivamente quell'uomo di nome Kha, che visse ed ebbe una prestigiosa carriera sotto i più grandi Faraoni del suo tempo; leggeremo in particolare ciò che conteneva quel papiro funerario che egli volle portare con sé nella tomba e che avrebbe rappresentato il suo sicuro “lasciapassare” per l'aldilà, per la vita eterna. [source éditeur]
